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Fisioterapia in campo – Distorsioni di Caviglia
La Distorsione di Caviglia è provocata da un evento che determina un movimento nell’articolazione più ampio dell’escursione articolare massima (barriera anatomica). Essa può essere causata da un trauma, come un tackle nel calcio, oppure può essere di origine atraumatica, caso che si verifica in un brutto atterraggio dopo un salto (pallavolisti e cestisti ne sono esperti). A farne le spese sono i legamenti, i “tiranti” che si devono opporre a questo movimento anomalo dell’articolazione.
La Distorsione di Caviglia avviene più frequentemente in inversione, cioè quando si appoggia sul terreno la parte laterale del piede, provocando tensione eccessiva ai legamenti laterali della caviglia. La conseguenza è la lesione legamentosa.
I segni facilmente riconducibili a una Distorsione sono gonfiore e versamento ematico, apprezzabili al di sotto del malleolo esterno. Inoltre dolore e sensazione di instabilità completano il quadro clinico. Per escludere possibili fratture, si ricorre a test ortopedici (test di Ottawa) e ad esami strumentali come la radiografia e la risonanza magnetica, generalmente quando si riduce il gonfiore. Fratture o lesioni complete del legamento sono trattate chirurgicamente.
Be.Live affronta questo tipo di infortunio inizialmente con terapie passive per il riassorbimento del versamento articolare. Tra queste, uso del ghiaccio (Crioterapia), Kinesiotaping e Tecarterapia. Superata questa fase (7/10 giorni), lo scopo è ripristinare la corretta mobilità e tenuta muscolare,
anche in associazione a bendaggi che permettano di proteggere il legamento lesionato durante le attività proposte. Nel giro di 20/30 giorni si auspica una guarigione.
Attenzione alle recidive! Uno studio a riguardo pubblicato nel 2019 afferma che 1 su 3 individui con una pregressa distorsione incorre in una recidiva. Per ridurre al minimo il rischio di una nuova Distorsione di Caviglia, lo studio e la palestra Be.Live costruisce programmi di propriocezione, ovvero un set di esercizi finalizzati al controllo della caviglia su superfici instabili, irregolari inserite in un contesto che richiama a situazioni di gioco del calcio, della pallavolo, del basket, del tennis,…
In questo modo, l’infortunato avrà già sperimentato come la propria Caviglia reagisce a determinate situazioni e avrà maggior sicurezza quando dovrà rimettere il piede in campo, ormai attento su come appoggiarlo.
Matteo Leoni, Fisioterapista Be.Live